Mercoledì 8 maggio in Corso Italia
Lo ricorderete, a settembre 2022 avevamo lanciato assieme a #genovaciclabile un sondaggio per intitolare la pista ciclabile di Corso Italia. Suggerivamo due nomi, Rocco Rinaldi e Michele Scarponi. Il primo ciclista amatoriale genovese di 70 anni, morto nel 2015 investito da un’automobilista mentre percorreva corso Italia.
Il secondo, grande campione del ciclismo tragicamente scomparso, mentre si allenava, investito da un autista di furgone.
Nel sondaggio prevaleva il nome di Rocco Rinaldi ma la Giunta comunale optava per una soluzione inclusiva, dedicando la pista ad entrambi i ciclisti. Una decisione che abbiamo accolto comunque con favore, riconoscendo in essa un gesto di profondo rispetto e unità di fronte alla violenza stradale subita sia dal ciclismo amatoriale che da quello professionistico.
Mercoledì 8 maggio, in concomitanza con la partenza del Giro d’Italia, sarà svelata la targa commemorativa dedicata a questi due ciclisti, simboli della lotta contro la violenza stradale. L’evento si terrà alle 9:30 all’inizio della pista ciclabile, tra Corso Italia e Corso Marconi, di fronte a Via Casaregis. Un’occasione di riflessione e celebrazione aperta a tutti.
Mentre ci rallegriamo per il riconoscimento ottenuto, non possiamo ignorare le recenti evoluzioni legislative che minacciano di vanificare gli sforzi compiuti. La Camera dei Deputati ha recentemente approvato una riforma del codice della strada che va in senso opposto. Questa riforma depotenzia gli strumenti a disposizione dei comuni per limitare la velocità sulle strade e rende più difficile la creazione di infrastrutture a favore della mobilità ciclistica. Inoltre, colpisce la micromobilità e mette a rischio la sicurezza di chi si sposta su due ruote.
Il codice emendato da queste nuove norme è stato definito dalle associazioni dei parenti di vittime della strada come un “codice della strage”. Ora che la riforma è approdata al Senato, auspicheremmo che il Comune di Genova, che ha dimostrato sensibilità su questo tema, intervenga presso i senatori per ottenere delle modifiche sostanziali al testo licenziato dalla Camera dei Deputati.
La sicurezza stradale deve essere una priorità assoluta, e ogni passo che possiamo fare per proteggere ciclisti, pedoni e utenti vulnerabili è fondamentale.