La mobilità ciclistica è legge!
Approvata al Senato la legge quadro per la mobilità ciclistica. Un momento storico per Fiab e l’Italia. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro di tanti, che ha radici lontano nel tempo, oltre 30 anni per FIAB. Ma cosa dice questa legge? In sintesi diciamo che d’ora in poi, a tutti i livelli da quello nazionale, a quello regionale fino a quello comunale, ogni amministrazione dovrà pianificare anche la mobilità ciclistica
che raggiunge il livello di qualsiasi altra rete trasportistica che deve essere pensata, pianificata e realizzata, con l’obiettivo di migliorare la qualità urbana, l’ambiente e le città, oltre che di promozione turistica.
In più ci sono disposizioni per i comuni che devono mettere in atto strumenti urbanistici per realizzare le velostazioni, gli stalli per bici e approvare regolamenti edilizi che consentano il parcheggio delle bici negli spazi condominiali.
Ci sono altri aspetti secondari anche se importanti (come ad es. la possibilità di installare portabiciclette a sbalzo sugli autobus) ma l’aspetto fondamentale è il principio generale del codice della strada che non deve più garantire solo la “fluidità del traffico”, ma da oggi in poi dovrà anche garantire la mobilità sostenibile e la circolazione dei velocipedi…. Scusate se è poco! Siamo particolarmente orgogliosi perchè il testo di questa legge l’ha scritto FIAB oramai diversi anni fa e averla portata a casa ALL’UNANIMITA’ di tutte le forze politiche è un successo che ci fa davvero passare il Natale con la consapevolezza di avere contribuito a migliorare questo paese. C’è ancora molto da fare, ma le fondamenta di una Italia più ciclabile sono state gettate.
A questo articolo trovate le informazioni puntuali sui provvedimenti che sono indicati nella legge: http://www.fiab-onlus.it/bici/attivita/proposte-di-legge/item/1855-tutto-quello.html