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Convegno sulla sicurezza stradale a Genova

Convegno sulla sicurezza stradale a Genova

bici 60

In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile il 20 settembre si è tenuto presso la sala trasparenza della regione Liguria, in piazza De Ferrari, a Genova un convegno sulla sicurezza stradale con particolare riferimento all’utenza debole della strada. Ecco il resoconto stilato dal nostro socio Roberto Gobbi, la foto è di Fabio Bussalino.

Il convegno ha illustrato con dati aggiornati e testimonianze di altissimo livello l’attuale situazione che stiamo vivendo noi ciclisti nella nostra città e più in generale nell’intero Paese.

Il numero delle vittime rimane sostanzialmente invariato negli anni, ma soprattutto non si riescono a trovare soluzioni concrete per arginare questa gravissima piaga, che vede ciclisti – e pedoni – vittime innocenti morire per la disattenzione o talvolta per il comportamento inqualificabile di molti, troppi automobilisti che usano la strada come una loro esclusiva proprietà.

La testimonianza di Marco Scarponi, che ha ricordato la tragica fine del fratello Michele e le sue alte doti di umanità ed altruismo durante la sua brillante attività agonistica, mi hanno veramente toccato nel profondo dell’animo, come la decisione di intitolare a questa luminosa figura di ciclista professionista la Fondazione a Lui intitolata.

Le successive dichiarazioni di un altro nostro grande campione, Alessandro Petacchi, che ha rischiato recentemente la vita, fanno riflettere amaramente per le considerazioni da lui fatte sullo stato d’animo con cui dopo quello shock continua a pedalare: la sensazione di non sentirsi più al sicuro e di pensare soprattutto – durante gli spostamenti in bicicletta – a prevedere le intenzioni degli automobilisti che incontra sul suo percorso, che troppo spesso non vengono rese evidenti (per es. il non-uso della freccia direzionale), mettendo in tal modo a repentaglio vite umane!

Le considerazioni fatte a conclusione del convegno hanno evidenziato come il problema “sicurezza” non sia risolvibile esclusivamente con miglioramenti normativi, anche al C.d.S., ma anche e soprattutto con un forte impegno a livello culturale ed educativo (a cominciare dai primi livelli scolastici) per modificare l’attuale mentalità ancora imperante in Italia, che considera l’auto al centro di tutte le attenzioni della P.A. e tutto il resto (ovvero pedoni e ciclisti) come variabili secondarie; al contrario di altri Paesi europei, come Olanda, Germania e Austria, dove i diritti e le strutture per i ciclisti sono al primo posto nella corretta gestione della convivenza.

Un grazie doveroso a Luisa Casu e Cristina Castellari, le cui relazioni, ricche di dati e grafici, sono state essenziali per illustrare in modo adeguato i vari aspetti della sicurezza.

Il noto giornalista sportivo Marco Pastonesi ha moderato l’incontro, aperto da Giacomo Raul Giampedrone, Assessore alle Infrastrutture, Ambiente e Difesa del suolo Regione Liguria.

Anche quest’anno la SEM si va delineando come una tappa essenziale nella nostra incessante attività per il miglioramento di infrastrutture e normative per tutti i ciclisti.

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