Sulla via degli Appennini
Resoconto di Rosario Macchia (FIAB Tigullio) della Bicistaffetta FIAB 2019 che ha portato i pedalatori da Stia (AR) a Sumona (AQ). Può dare un’idea su cosa sia una bicistaffetta FIAB e dell’impegno che ci mettono i nostri volontari per diffondere la rete Bicitalia. Può anche essere un’occasione per ripercorrere le stesse strade. In fondo all’articolo le mappe e le foto su Relive.
La bicistaffetta ha avuto inizio il 21-9, con solito spirito scanzonato che la contraddistingue. Ritrovo a Arezzo e poi trasferimento di gruppo a Stia tramite ferrovia sta con carrozza aggiunta dedicata.
22-9: Oggi prima tappa tra Stia e Anghiari. Purtroppo la pioggia ci ha accompagnato a lungo. Al mattino mega presenza di politici e stampa per inaugurazione di 16 km di ciclopista dell”Arno. L’assess. Reg. Ceccarelli, già visto negli anni passati in altre circostanze, ha garantito che nel 2021 la ciclopista Arno sarà lunga 400 km e completa. Scavalco tra Valdarno e Val tiberina tramite salitona a chiusi della Verna dove abbiamo incontrato sindaco molto illuminato. Il percorso di oggi e’ impegnativo in un’ottica di cicloturismo ma il completamento della ciclopista dell’Arno può semplificarlo parecchio. L’impressione e’ che qui gli amministratori ci credano tanto
23-9 Seconda tappa: Da Anghiari a Umbertide. Abbiamo seguito, dove presente, la ciclopista del Tevere. In alcuni tratti non c’è ed abbiamo dovuto fare strada brutta e pericolosa (tipo lo stradone rettilineo di 5km da Anghiari a Sansepolcro; in altri casi la pista sul Tevere, molto bella ed immersa nel verde, e’ in ottimo stato quando il sedime e’ rialzato tipo su argine (vedi Destra Po e tante altre); in altri casi, quando a livello dei campi coltivati (spesso di splendide piante di tabacco), e’ rovinato dal fatto che viene spesso allagato dai contadini e poi percorso da mezzi agricoli pesanti che irrimediabilmente lo segnano. Abbiamo preso una marea di pioggia per ore ma questo e’ un irrilevante dettaglio. Ottima accoglienza dell’assessore di Sansepolcro, totale assenza della giunta di Umbertide che pare stia facendo anche parecchi danni da quando operativa.
24-9: Terza tappa: Umbertide -Gualdo Tadino. Da Umbertide per stradine secondarie ci siamo portati a Gubbio dove abbiamo incontrato l’Amministrazione Comunale al gran completo nella scenografica Sala degli stemmi del Comune. Sindaco un po’ confuso tra noi ed i ciclisti sportivi ma pazienza. Dopo pranzo visita a brillantissimo recupero della vecchia stazione di Branca delle Ferrovie Appennino Centrale. Abbiamo verificato che diversi terreni però, prima o dopo della stazione, sono stati privatizzati quindi la ciclovia non passerà da lì. Il percorso a tal punto devia decisamente verso N/O andando a toccare Fossato di Vico dove esiste vecchia stazione iniziale di ferrovia dismessa. Da Fossato giù verso Gualdo tra ciclovia e strada non trafficata. A Gualdo incontro con giovane e sensibile sindaco, accompagnato da più di metà giunta. Il Comune e’ in una bellissima piazza che ci ha accolto piena d’auto parcheggiate: Chiaramente questa cosa l’abbiamo fatta notare. L’assessore al traffico (pessimo nome di assessorato) ci e’ venuto incontro ed ha pedalato con noi per 20 km. Giunta appena insediata. Abbiamo consigliato loro di provvedere subito, con coraggio, alla chiusura alle auto private della piazza “tanto si vota tra 5 anni”
25-9 Quarta tappa: Gualdo Tadino – Spoleto. Al mattino, prima della partenza, ho incontrato nuovamente il Sindaco e gli ho ribadito la necessità di liberare la stessa piazza dalle auto. Mi ha risposto frettolosamente e con imbarazzo per poi salire su auto parcheggiata nella piazza in divieto di sosta!!!!
A quel punto ho capito che avevo sprecato fiato.
Partiti: Siamo stati guidati da un avvocato locale che in passato ha portato avanti il vittorioso ricorso di Fiab contro la bocciatura della nostra richiesta di immissione nell’elenco delle associazioni ambientaliste. Fino a Nocera Umbra belle collinette su strade secondarie quindi percorso già pronto. A Nocera veloce incontro con sindaco che, come a volte capita, ci ha scambiato per ciclisti in vacanza. Poco dopo Nocera abbiamo intercettato bella ferrovia dismessa Assisi Foligno che cu ha portato direttamente, appunto, a Foligno dove abbiamo pranzato. Ottimo il sedime e la manutenzione su questa pista. Dopo Foligno abbiamo tendenzialmente percorso la vecchia SS3 flaminia, adesso abbandonata grazie (o per colpa?) di un’impattante superstrada. All’arrivo a Spoleto incontro con Sindaco che io mi sono perso perché ho assistito amico c/o meccanico ciclista del paese. Anche questo incontro mi e’ stato riferito di intensità non memorabile.
5^ tappa. Spoleto Norcia. Si parte su bel tracciato di una delle tante ciclopiste umbre di ferrovia dismessa (Spoleto-Assisi) per abbandonarla presto e cambiare versante svalicando verso la bellissima Val Nerina, altra terra flagellata da terremoti. Terra verdissima, paesi molto pittoreschi. A Piedipaterno ci aspetta l’appassionata e coinvolgente Agnese, sindaca di Vallo di Nera. Più che un Sindaco sembrava una vicina di casa: grande donna pratica di elevato spessore. Da Piedipaterno altro gran bel tratto di ferrovia dismessa, nel bosco, a fianco fiume Nera fino a Borgo Cerreto dove parliamo di spopolamento con un po’ di vecchietti incontrati per strada. Da Borgo Cerreto strade a basso traffico via Pontechiusita e Preci da lì 17 km di salita (non terribile) fino a Forca d’Ancarano per poi scendere su Norcia. Il paese e’ spettrale. La statua di San Benedetto regge ma la basilica ha miracolosamente in piedi solo la facciata. 45′ di chiacchierata informale con il Vice Sindaco in piazza e poi a dormire e cenare in strutture del futuro candidato Pd-M5s alle regionali umbre. Norcia aveva 4000 posti letto. Oggi ne ha 400. Noi per una notte ne abbiamo occupato più del 10%: Ecco come il cicloturismo può aiutare l’economia. Dopo cena ancora acquisti solidali in negozi spostati fuori dalle mura in strutture provvisorie.
6^ tappa Norcia-L’Aquila. Transfer con bus da Norcia ad Amatrice nello splendido paesaggio dei monti Sibillini e della Laga. Transfer necessario perché la strada individuata in Bicitalia e’ distrutta dal terremoto. Amatrice non e’ distrutta, Amatrice non esiste più. Dopo essere scesi dal pullman ci e’ stato detto che avevamo percorso la via centrale del paese. Non ce ne eravamo accorti, niente più case, né macerie. Toccante e commovente (non sarà l’unico) il colloquio con il vice sindaco in un container trasformato in sala riunioni. Fatti anche qui acquisti solidali in tristissimo centro commerciale costruito fuori dall’area del vecchio paese. Mandato giù il magone si salta in bici e salitazza fino ai 1300 mt di Poggio Cancelli. Ogni tanto una frazione con case distrutte, una chiesa campestre crollata, uno striscione di protesta contro la politica, qualche agglomerato di case prefabbricate etc. Paesaggio naturale bellissimo ma aria triste anche in gruppo. Dopo il Poggio scendiamo al bellissimo lago di Campotosto ed in paese, completamente distrutto, pranziamo sotto un tendone con caffè da prendere al bar nel container accanto. Il Sindaco è anch’egli commovente ma anche sconsolato e quasi rassegnato. Ad Amatrice vedi un paese che non esiste più ma vedi anche ruspe e gru, qui niente. Facciamo quasi tutto il giro del lago: Bellissimo, anche se i locali ci raccontano che il lago ha reso inservibili tutti fertilissimi terreni che oggi ne costituiscono il fondo, impoverendo pertanto la zona. Ripida discesa fino a SS 80 e nuova salita fino al passo delle Capannelle a 1300 mt slm. Da lì discesona fino alle porte di L’Aquila su ampia statale ma pochissimo trafficata. Nei pressi della città colpisce lo sky – line con decine di gru. Accesso alla città complicato, trafficato e pericoloso. In città triste ed inutile incontro con assessori Regionale e Comunale che ci riempiono di pubblicità per il proprio territorio non capendo neanche perché facciamo queste iniziative. L’Aquila e’ un cantiere aperto. Tanto si e’ fatto ma tanto c’è da fare.
Non solo l’accesso, a L’Aquila è pessima la mobilità urbana. Il terremoto a portato a decentrare in zone limitrofe chi prima abitava in centro con relativo incremento esponenziale di mobilità che palesemente non appare gestita.
7^ tappa bicistaffetta 2019 La’Aquila-Sulmona. Inizio col brivido: Dopo 5 km mi accordo di cerchione lesionato perché usurato dai pattini dei freni!!!! Sarò strano ma per me e’ una grande soddisfazione aver ridotto in 15.000 km circa la spalla del cerchio ad una lamina inferiore al millimetro di spessore. Quindi ricerca bancomat, ricerca ciclista, sostituzione cerchio ed inseguimento solitario del gruppo ribeccato dopo 40 km. Da L’Aquila era stato pessimo e pericoloso l’ingresso, idem per l’uscita: Piccola città ma caoticissima. E’ stata discesa tutta la valle dell’Aterno su strade secondarie con spettacolo di paesini aggrappati ai due costoni. A Fontecchio (centro storico spettacolare) incontro con sindaco che quindi mi sono perso. Era presente anche Tg3 regionale che ha fatto bel servizio nell’edizione delle 19.30. La valle è quasi interamente spopolata e priva di servizi per decine di km, pertanto nel bar-market dove ci siamo fermati abbiamo proposto alla gentile, simpatica e sensibile titolare di diventare un punto di riferimento per chi va in bici tenendo qualche camera d’aria ed attrezzandosi come Fiab Pescara inviterà a fare in successivi contatti. Dopo pranzo percorsa la ardita e spettacolare gola di San Venanzio ed ingresso in città a Sulmona attraverso un tratto della Ciclovidia, un anello ciclabile di 20km che Fiab Sulmona ha ideato e costruito, così chiamandolo in onore al più illustre concittadino Ovidio. In città ci ha raggiunto il presidente di Fiab nazionale Alessandro Tursi e mini convegno finale dall’intensità alquanto ridotta, nonostante la evidente passione dei Presidenti delle Fiab di Pescara, Sulmona e Avezzano. Cena finale, saluti e baci ed arrivederci
Considerazioni generali. Solita bella intensa bicistaffetta. Tanti semi lasciati sul territorio. Tanto lavoro per le associazioni locali. Tanti amministratori incontrati, solo una parte degli incontro sono stati utili. Per la prima volta la bicistaffetta aveva al seguito un video maker. Chi vuole guardare i suoi video, davvero belli, cerchi su youtube, facebook o instagram tale Loreto Valente o bringyourbike.
Ecco alcuni dei percorsi fatti.
2tappa Anghiari Umbertide su Relive! https://www.relive.cc/view/vr63ZZorQ8O
3tappa Umbertide Gualdo Tadino su Relive! https://www.relive.cc/view/vevW77Jz4yv
4tappa Gualdo Spoleto su Relive! https://www.relive.cc/view/v8qkNNWYMK6
5tappa Spoleto Norcia su Relive! https://www.relive.cc/view/v8qV114J236
6tappa Amatrice L’ Aquila su Relive! https://www.relive.cc/view/v8qV11moD36
7tappa L’Aquila Sulmona su Relive! https://www.relive.cc/view/v26M8815g3O