Riflessioni dopo la Settimana della Mobilità Sostenibile. Genova a pedali: si può fare
I numeri dell’Associazione Amici della Bicicletta dopo la Settimana della Mobilità Sostenibile. Molti nuovi iscritti, successo per incontri e mostre. Proposte e idee per una Genova più ciclabile
La Settimana della Mobilità Sostenibile si è conclusa. Per l’Associazione Amici della Bicicletta di Genova è stata una bella fatica, ma anche una gran soddisfazione. Come fare una salita alpina, come scalare un passo dolomitico: è uno sforzo intenso che gratifica. E ora, per chi vorrebbe una città nuova, più vivibile e “smart” è il momento di tirare le conclusioni.
Le esposizioni sono state numerose: la mostra sulla rete ciclabile ligure, organizzata dalla Regione Liguria alla Loggia della Mercanzia, è stata sede di dibattito e idee tra ciclisti, semplici passanti, cittadini ed istituzioni che si sono interessati a come può cambiare Genova e la Liguria e come possono essere rese più ciclabili e sicure per le due ruote. Ai dibattiti sono intervenuti gli Assessori regionali Raffaella Paita e Angelo Berlangeri
Photobike, alla Biblioteca Berio, esposizione delle foto del concorso legato alla Settimana, resterà aperta fino al 29 settembre
Per gli incontri, dopo l’anteprima al Sivori con il bellissimo “Appuntamento a Belleville”, con sconto sul biglietto per chi arrivava in bicicletta, “Arte bici” a cura di Unimedia Modern alla Loggia della Mercanzia, che ha offerto uno panorama su come è stata interpretata la bicicletta nelle opere d’arte, un passaggio non così scontato e sempre sorprendente. “Prof. in bici” martedì 18, in concomitanza con l’inizio delle scuole, ha visto molti studenti e insegnanti scambiarsi esperienze ciclistiche e scolastiche.
Grande partecipazione poi giovedì 20 alla presentazione della guida sul ciclismo urbano a Genova “Pedala sicuro in città” con un seguitissimo dibattito con Anna Maria Dagnino, Assessore a Mobilità e Trasporti, del comune di di Genova. In molti hanno chiesto, ad esempio, zone 30, piste ciclabili e migliorie destinate a tutta la città, non solo alle biciclette, come l’apertura del porto alla cittadinanza.
Venerdì 21 invece, oltre ai progetti degli studenti della Facoltà di Architettura per la Mobilità Sostenibile molti hanno affollato l’incontro con l’Ordine dei medici di Genova, “I ciclisti a Genova: dalla sopravvivenza al benessere. Alcune riflessioni tecniche e medico-sanitarie”.
Gli appuntamenti sulla bicicletta come sport hanno raccolto molti appassionati: Marco Pastonesi della Gazzetta dello Sport ha parlato del ciclismo pulito; a CineTruogoli invece, la proiezione del film “Bottecchia, l’ultima pedalata”, di Gloria De Antomni, a cura dell’Associazione Viveresantabrigida ha ricordato un grande campione del passato: Ottavio Bottecchia (non bisogna dimenticare che s’era in settimana di Mondiali di ciclismo).
Dedicati al cicloturismo gli incontri con Albano Marcarini, scrittore-ciclista e il suo “La mia bici va a potassio”, diario del suo viaggio tra Milano e Roma a base di potassio, cioè di banane o ancora il bellissimo “Tourin-Iceland” di Gabriele Saluci un originale video fai da te di un viaggio in bicicletta in Islanda presentato dell’autore.
Alle pedalate e nella giornata finale di sabato 22, hanno partecipato quasi 200 ciclisti in totale. Molti sono passati al gazebo e alla ciclofficina allestita in piazza Matteotti, a cura di ADB Genova e Cicloriparo. Tutti hanno chiesto politiche concrete sulla bicicletta al comune, piste ciclabili e zone a velocità controllata. Molti andrebbero in bici se il traffico fosse meno pericoloso, tanti vanno già con orgoglio al lavoro in bici e vorrebbero che il comune si accorgesse di loro. Questi ciclisti urbani hanno meritato un premio, ovvero un buono colazione gratis e gadgets offerti dai negozi di bici genovesi
E, ancora, grande richiesta di percorsi ciclabili in città e sulle due riviere dove si possa andare tranquilli anche con la famiglia.Il numero degli asssociati è salito, molti già si sono iscritti alle gite programmate su www.adbgenova.it